[Una doverosa premessa per evitare fraintendimenti e delusioni:
NON sono una rivenditrice e NON mi occupo di commercio di pietre, ma solo della divulgazione delle loro proprietà e usi in base a quanto studiato negli anni e alla mia personale esperienza.
Senza alcun legame o interesse personale, posso darvi i nominativi dei venditori da cui mi servo, ma non sono in grado di vendervi alcunché].
Oggi parliamo di uno dei miei cristalli preferiti: l’Ametista!!! Un aiuto prezioso in caso di emicrania, una pietra altamente spirituale e, diciamocelo, una delle più belle! C’è chi la preferisce nelle tonalità più chiare, mentre a me piace soprattutto scura, di un bel viola intenso. Tu cosa ne pensi?
È la varietà di quarzo ritenuta più bella e preziosa. Fortunatamente, però, ciò non implica che i cristalli grezzi o burattati siano più cari delle altre pietre comunemente usate per le loro caratteristiche energetiche. Nonostante questo, l’Ametista è spesso imitata con il vetro, ma la contraffazione non è mai perfetta ed è riconoscibile perché mostra al suo interno piccolissime bolle d’aria.
È anche considerata uno dei cristalli più benefici, dopo il Quarzo Ialino. Una sua proprietà molto importante è quella di purificare o rigenerare gli altri cristalli, che a questo scopo, dopo essere stati lavati sotto l’acqua corrente, dovrebbero essere posti su un blocco (più correttamente definito “drusa”) di Ametista. Le druse, per la loro particolare composizione e dimensione, raramente hanno a loro volta necessità di essere purificate o ricaricate.
Biossido di Silicio che cristallizza nel sistema trigonale, l’Ametista è di colore viola, dalla tinta più marcata (le mie preferite!) ad una tinta quasi rosata. Tale colorazione dipende dalla sostituzione di atomi di silicio con atomi di ferro. Presenta delle caratteristiche inclusioni, dovute a piccoli canali paralleli contenenti liquido, e talvolta mostra anche delle striature bianche, in zone in cui la predominanza di silici, al posto del ferro, hanno lasciato la colorazione originaria del quarzo. Gemmologicamente corrisponde ad una durezza di 7. |
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Come la maggior parte delle pietre viola, corrisponde al VI Chakra, Ajña, o Terzo Occhio. |
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L’Ametista allevia il mal di testa, combatte l’insonnia, rinforza le ghiandole endocrine ed il sistema immunitario e si dice aiuti a combattere gli effetti dell’alcol. È positiva per tutti i disordini di origine psichica, ha influenza sul lato destro del cervello, sulla ghiandola pituitaria e pineale e stimola l’introspezione e la spiritualità, non per nulla è indossata sia dai sacerdoti ebrei sia dai vescovi cattolici. Da un punto di vista specificamente fisico, l’Ametista, come già accennato, aiuta a combattere gli effetti dell’alcol e pertanto può essere utile per persone con problemi di abuso di alcolici. Da un punto di vista emotivo e comportamentale, l’Ametista è adatta praticamente a chiunque, perché tende a portare equilibrio negli eccessi: da un lato stimola e dona sicurezza a chi è insicuro e soffre di complessi di inferiorità, mentre dall’altro smorza iperattività, irrequietezza, isterismo, manie, eccessi di egoismo e di egocentrismo. |
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È portafortuna degli amanti, degli uomini d’affari e degli studenti. E’ inoltre amuleto per i viaggiatori, a cui infonde coraggio e che preserva da ladri, malattie, pericoli e danni. |
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L’energia dell’Ametista è considerata ricettiva; questa gemma è legata a Giove e Nettuno, all’elemento Acqua e, come Divinità, a Bacco / Dioniso e a Diana. È utile per i sogni, contro l’alcolismo, per aumentare la sensitività psichica, per la protezione contro i ladri e in incanti e rituali per pace, amore, coraggio e felicità. |
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Utilizzata fin dai tempi antichi, l’Ametista è una pietra fortemente spirituale e di pace e non porta con sé alcun effetto negativo. |
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A Torino e dintorni tengo seminari sull’uso dei cristalli, sia per armonizzare gli spazi sia per un utilizzo a scopo di autoguarigione energetica. Inoltre offro consulenze individuali -di persona o on-line- per aiutarti a trovare le pietre più adatte per la tua casa o un ambiente in particolare, o per affrontare una situazione specifica.
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Un articolo molto interessante! Avrei una domanda. Ho una piccola pietra di ametista a me molto cara perché mi fu regalata. Era un ciondolo, purtroppo si è rotto il gancio che vi era stato inserito e non posso più indossarla. Se inglobassi la pietruzza della resina per formare un ciondolo da poter indossare, perderebbe i suoi effetti poiché racchiusa nella resina?
Saluti
Buona sera, Caterina!
Innanzitutto sono felice che quanto ho scritto risulti interessante!
Non c’è modo di ripristinare il gancio? In effetti, racchiuderla nella resina -che è comunque sintetica e per nulla permeabile- potrebbe schermarne le proprietà. Se il gancetto proprio non si riesce a ripristinarlo, magari si potrebbe optare per una gabbia di metallo o addirittura in filo di cotone con la tecnica del macramè (a seconda della forma, si possono trovare un sacco di tutorial su YouTube o su Pinterest su come montare una pietra)
Buon giorno Federica,
sospettavo che la resina non fosse proprio adatta. L’alternativa della gabbia di metallo che mi suggerisce mi piace molto, cercherò su youtube sperando di realizzare qualcosa di carino.
La ringrazio per avermi risposta, ci tengo tanto alla mia piccola ametista e cercavo una risposta da anni!