Avete mai pensato di realizzare in casa le vostre candele? Se come me amate le atmosfere hygge con luce calda e soffusa sicuramente sì, soprattutto dopo averne acquistate in dosi industriali, ma magari vi sembra una cosa complicata e pericolosa. Vi posso assicurare che non è nulla di tutto ciò: è piuttosto semplice, divertente e -con piccoli accorgimenti- del tutto sicuro.
Dove reperire il materiale
Vi serviranno della cera, degli stoppini e degli stampi. Sono tutti prodotti che potrete trovare in negozi per hobbistica e fai-da-te molto forniti (nei primi anni 2000 la creazione di candele era molto in voga e si trovavano ovunque, ora un po’ meno) o con estrema facilità on-line.
Gli stampi in commercio possono essere di plastica rigida trasparente, come nella foto qui sopra, in metallo o in silicone. Quelli in plastica hanno un costo contenuto ma con il tempo a forza di usarli tendono a danneggiarsi, mentre quelli in metallo sono più resistenti. Gli stampi in silicone sono i più belli e si prestano alla creazione di forme più complesse, ma sono anche quelli più delicati e talvolta necessitano di una mistura di cera e stearina.
In alternativa si possono comunque utilizzare moltissimi contenitori di recupero, dai cartoni del latte ai barattolini dello yogurt, che però saranno ovviamente stampi usa-e-getta. È anche possibile utilizzare contenitori di vetro tipo barattoli e bicchieri, che non verranno poi rimossi ma fungeranno anche da portacandela.
Anche per la cera e gli stoppini si possono trovare delle valide alternative domestiche, riutilizzando vecchie candele un po’ danneggiate e rimasugli di cera e creando gli stoppini intrecciando del filo di cotone e immergendolo poi nella cera calda per renderlo più rigido e resistente.
Se si vuole colorare la cera bianca (o cambiare colore a quella che abbiamo recuperato) si possono utilizzare dei comunissimi pastelli a cera e scioglierli insieme al resto del materiale fino a ottenere la tonalità desiderata.
Come procedere a realizzare le candele
È importante ricordare che la cera è altamente infiammabile, quindi non si dovrebbe mai procedere a scioglierla direttamente in un pentolino sul fuoco, ma creare un sistema a bagno maria con due contenitori, uno con l’acqua che andrà sul fuoco e al suo interno quello con la cera.
Bisogna preparare il contenitore che servirà come stampo, ungendolo leggermente all’interno (io mi sono trovata molto bene con una piccola quantità di burro o margarina, un po’ meno con l’olio) e fissando lo stoppino bello dritto al suo interno. Quelli che si acquistano già pronti in genere sono rigidi e con una base di metallo che ne semplifica l’uso, ma anche con quelli fai da te ci si può ingegnare con una goccia di colla o un po’ di nastro adesivo e uno stuzzicadenti per bloccare il filo in cima e al fondo del contenitore.
Una volta sciolta completamente la cera si attenderà un attimo in modo che si abbassi leggermente la temperatura, in modo da non rischiare di sformare o danneggiare lo stampo, e poi si procederà a colare la cera liquida al suo interno.
Quandola cera sarà completamente fredda e solidificata, grazie a quel poco di lubrificante applicato inizialmente, sarà semplice far scivolare la candela fuori dallo stampo, previa rimozione di quanto assicura lo stoppino in posizione.
Che ne dite, semplice no? Se l’argomento vi interessa, prossimamente condividerò con voi vari progetti per la creazione di candele variopinte, in varie forme e con diverse decorazioni, a cominciare proprio dalle piramidi pentagonali qui sopra!
Finalmente ho capito come far reggere lo stoppino!!!
Con i sistemi provati fino ad ora ho sempre fatto mezzi macelli 😉
Sono felice di averti aiutata!!! 😀