La pratica dei 101 Desideri

La pratica dei 101 Desideri

Avete mai sentito parlare della Pratica dei 101 Desideri di Igor Sibaldi (che in effetti si rifà a una tecnica di origini tibetane molto più antica, come spiega lui stesso)?

A me è successo di leggerne per ben 3 volte nell’arco di pochissimi giorni da persone che non avevano nulla a che fare le une con le altre e così, partendo dal presupposto che 3 non può essere una coincidenza, ho voluto saperne di più. Ho guardato questo video su YouTube -che è un po’ lungo ma vale la pena perché Sibaldi, oltre che estremamente colto, è di una simpatia unica- e la mia mente ha iniziato a viaggiare…

La teoria è che il “desiderio” ci si presenti due o tre volte al giorno, anche se non si può sapere quando, e che se siamo pronte a rispondere alla sua comparsa realizzi ciò che chiediamo. Quindi tutto sta ad avere i nostri desideri ben chiari in mente per poterli esprimere con prontezza.

Nella sua semplicità -e nella simpatica descrizione che fa Sibaldi- tutto questo mi ha subito risuonato. Da sempre infatti ho la sensazione che ci siano dei momenti nella vita in cui, io pensavo per una qualche strana congiunzione astrale, qualunque desiderio esprimiamo anche solo nella nostra testa… per magia si avveri! O per lo meno, questa è la mia esperienza. Anche se non rivelerò mai neanche sotto tortura quali sono i due/tre desideri che si sono realizzati magicamente in questo modo, soprattutto il primo 😉

Così, dopo aver visto il video ho scelto due quaderni: quello rosa per la “brutta”, che così ha l’elastico e posso portarlo sempre con me (si sa, quando il desiderio viene in mente bisogna prendere nota subito, altrimenti poi rischia di scappare), e quello tutto “paillettoso” poi per la bella copia. E ho cominciato subito a mettere nero su bianco ciò che voglio nella mia vita.

Volete saperne di più ma non avete tempo di seguire tutto il video? Vi aiuto io!

Come si svolge la pratica

Come ho accennato, avete bisogno di due quaderni.

Sul quaderno “di brutta” andrete a scrivere 150 desideri. Potrete cancellarli, riscriverli, riformularli meglio, tutto fino ad arrivare al numero stabilito di desideri di cui essere convinte e soddisfatte.

Vi preannuncio che dicono tutti, Sibaldi in primis, che non è per niente facile arrivare al traguardo di 150… io posso solo dire che in due sere da quando ho iniziato ne ho scritti senza difficoltà a 44! Però non riesco a decidere quale auto nuova voglio 😉

A quel punto, ne sceglierete 101 e li copierete sul quaderno “di bella”, avendo l’accortezza di lasciare dello spazio tra l’uno e l’altro. L’ideale è scriverne massimo due per pagina, uno in cima e uno a metà foglio. Questo perché quando uno si avvererà un desiderio lo cancellerete e lo sostituirete con uno dei 49 di riserva: è importante che per un anno il numero complessivo dei desideri sul vostro quaderno sia sempre di 101.

Una volta che la vostra lista è completa, non vi resterà che leggere tutti i vostri desideri una volta al giorno per 365 giorni consecutivi… e aspettarvi incredibili magie!!!

10 “semplici” regole per la formulazione dei 101 desideri

Ebbene sì, la pratica è semplice, ma ci sono alcune regole da seguire:

  1. Ogni desiderio deve iniziare con “Io voglio…”
  2. Evitare il termine “non” e verbi al negativo, perché la negazione non viene riconosciuta e si rischia l’effetto opposto. Quindi “Io voglio un fidanzato che non dice bugie” non va bene, “Io voglio un fidanzato incapace di dire bugie” neanche, “Io voglio un fidanzato sincero” è perfetto.
  3. Ogni desiderio dev’essere composto da massimo 14 parole, incluso “Io voglio…”. L’eventuale virgola conta come una parola.
  4. Attenzione alle questioni di cuore: chiedere una storia d’amore con un personaggio noto che non conosciamo è pericolosissimo, che magari poi nella vita reale è insopportabile e puzza. A vostro rischio e pericolo anche indicare una persona specifica che conoscete o chiedere di stare per sempre con vostro marito, il vostro fidanzato, ecc. che non si sa mai cosa riserva il futuro…
  5. Evitare di fare paragoni con il prossimo, per non rischiare di ricevere anche altro di quella persona che magari non ci farebbe piacere. “Io voglio avere una casa uguale a mio cugino” è una pessima idea, perché rischio di ricevere anche una pessima ipoteca di cui non so nulla. I nostri desideri devono essere unici!!!
  6. Niente desideri seriali, tipo “Io voglio una vita sul lago di Como”, “Io voglio un casolare in Toscana”, “Io voglio un loft a New York”: sei una persona sola, scegli una residenza! Casomai chiedi direttamente “Io voglio 12 appartamenti di lusso nel mondo, da usare uno al mese” 😉
  7. Non si possono chiedere soldi, che risultano un concetto astratto, ma solo le cose che vorremmo fare (o acquistare) con quei soldi.
  8. Non si può chiedere per gli altri, perché non sappiamo che effetto potremmo scatenare. Però possiamo chiedere di poter fare qualcosa per gli altri. “Io voglio che il mio cane non abbia più mal di schiena”, quindi, non va bene, ma “Io voglio poter alleviare il mal di schiena del mio cane” sì!
  9. Evitare sempre i diminutivi: a chiedere “Io voglio una macchinina nuova” come minimo riceveremo una macchinina giocattolo, se proprio va bene sarà a pedali…
  10. Nel nostro elenco è bene inserire anche dei desideri assurdi o estemporanei, che sono quelli che tante volte finiscono per avverarsi per primi 😉

Che ne dite, vi piace? Se decidete di cimentarvi, però, poi dovete raccontarmi con’è andata!!!!

Ah, dimenticavo una cosa importante! Questo non è un post sponsorizzato: Igor Sibaldi non sa neppure che esisto! 😉
 

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Mindset
29 Dicembre 2020Vision Board e MindsetNuovo anno, nuovi inizi, nuove opportunità e nuovi intenti! Ok, diciamocelo (e poi archiviamolo, che crogiolarci nel vittimismo non aiuta): il 2020 è stato come stare sulle montagne russe, ci ha riempite di ansia e di incertezze e ci ha portato una marea di limitazioni. E non eravamo per niente preparate a un evento del genere perché dai, ma chi mai poteva immaginarsi una pandemia?!? Una cosa del genere è roba da da Manzoni con la peste dei Promessi Sposi, o addirittura da Medioevo, mica da XXI Secolo, così avanzato, così all’avanguardia… E invece ci siamo ritrovate a fare i conti con una mutazione dell’influenza che ha messo il mondo in ginocchio, che ha mietuto un numero terribile di vittime e che ci ha impedito di muoverci, di abbracciarci e di fare tutte quelle cose che eravamo così abituate a fare!!! Ma l’anno passato ci ha portato davvero solo cose negative? Secondo me assolutamente no, perché nulla è mai solo bianco o nero! Ci ha costrette a fermarci, a ritrovare dei ritmi più a nostra misura e a guardarci dentro… e questo ci ha fatto riscoprire i nostri veri valori e le nostre priorità, l’importanza dell’amicizia e degli affetti, di prenderci cura di noi stesse, di trasformare i nostri spazi per adattarli alle nuove esigenze, di essere davvero flessibili e adattabili. E soprattutto ci ha fatto riscoprire l’autenticità: rapporti umani basati sul “dovere” anziché sul piacere di stare insieme, lavori svolti senza alcuna soddisfazione, impegni portati avanti per convenienza ormai ci vanno stretti e non mi stupirei affatto se con il nuovo anno andassero a sparire!!! Quindi come possiamo aiutare questa voglia di autenticità e di cambiamento, come possiamo propiziare le energie di questo nuovo anno nella speranza di poterci riappropriare di tutte quelle cose che ci mancano? Con semplici ma potenti rituali che hanno un grandissimo impatto sulla nostra mente e sul nostro atteggiamento, perché – senza chissà quali robe strane molto New Age o spaventosamente esoteriche- con semplici azioni vanno a mettere in comunicazione il nostro lato intuitivo con quello razionale. Per questo ho deciso di condividere con te quelli che per me sono i più belli ed efficaci, nella speranza che aiutino anche te a iniziare il 2021 con chiarezza, intenzione e ispirazione per manifestare la vita che desideri davvero nonostante qualsiasi virus o altro intoppo!!! Crea un Barattolo dei Sogni Questo è un lavoro che può dare grande sfogo alla tua creatività ed è particolarmente indicato se ti piace perderti nei sogni ad occhi aperti!!! Prendi un barattolo di vetro (un vecchio barattolo della marmellata ben pulito dall’etichetta è perfetto allo scopo) e decoralo per renderlo speciale. Puoi sbizzarrirti come vuoi con colori, nastri, colla, glitter… insomma, sarà il contenitore dei tuoi sogni, non è mica un compito da poco!!! Prendi dei foglietti colorati e annota su ognuno un obiettivo o un sogno che vuoi manifestare in questo nuovo anno, quindi piegali e mettili all’interno del barattolo. Ogni giorno -almeno una volta al giorno- imposta il timer sul telefono su 2 minuti e prendi un foglio dal barattolo: leggi il tuo sogno e inizia a immaginarlo come se fosse già realizzato. Pensa a ogni singolo dettaglio, a cosa indosserai, chi sarà lì con te, ai profumi e soprattutto a come ti sentirai! È quando vai davvero in profondità nelle sensazioni e nei sentimenti che avviene la magia! Trascorsi i 2 minuti rimetti il bigliettino nel barattolo. Ripeti questo esercizio quante volte vuoi e per tutto il tempo necessario e con il tempo scoprirai quanto può essere potente e incredibile questo barattolo! Quando uno dei sogni si manifesta, brucia il bigliettino e disperdine le ceneri al vento ringraziando l’universo. Poi aspetta che ne emerga uno nuovo dal tuo cuore (cosa che può avvenire subito o con il tempo) e scrivilo su un nuovo bigliettino! Ovviamente, ti presento questa pratica in concomitanza con il nuovo anno perché può essere perfetta per un nuovo inizio, ma in realtà la puoi iniziare in qualsiasi momento tu voglia!!! In alternativa, puoi utilizzare la Pratica dei 101 desideri divulgata da Igor Sibaldi, che ho descritto qui: è un pochino più complessa nella preparazione iniziale, ma si basa sugli stessi principi. Trova la tua Parola dell’Anno Si tratta di far emergere dentro di te una parola, una semplice parola che però si rivela potentissima nel tenerti focalizzata su ciò che desideri manifestare nel nuovo anno molto più di qualsiasi elenco di buoni propositi che per lo più durano lo spazio da Capodanno alla Befana. Ogni anno ai primi di gennaio guido un percorso gratuito on-line per aiutare a far emergere la propria e puoi scoprirlo qui e unirti a noi entro il 2 gennaio (iniziamo il 3)! Crea una Vision Board Ogni momento è buono per realizzare una Vision Board, ma ovviamente l’inizio dell’anno è particolarmente indicato!!! Hem, sai cos’è una Vision Board, vero?!? Perché altrimenti saperne di più, puoi leggere questo articolo che avevo scritto tempo fa! Usare la tua creatività per realizzare un quadro che racchiuda la tua visione di ciò che vuoi realizzare è un rituale davvero potentissimo!!! E se vuoi posso guidarti io con questo percorso strutturato per insegnarti passo passo a crearne una davvero efficace!!! Scrivi una lettera a te stessa Se ne hai modo, il 31 dicembre (altrimenti i primi giorni del nuovo anno) ritagliati un po’ di tempo per scriverti una lettera. Scrivici tutti i tuoi sogni e obiettivi come se si fossero già realizzati, congratulandoti con te stessa e ringraziando l’Universo -o chiunque tu voglia- per tutti i risultati conseguiti e per un anno così straordinario! Poi alla fine chiudi la lettera in una busta e mettila via fino al prossimo Capodanno, quando la aprirai e leggerai! Si tratta di un esercizio potentissimo su più fronti: da un lato ti aiuta a fare chiarezza sui tuoi obiettivi, dall’altro a rimanere concentrata e a dare il 100% per realizzare i tuoi intenti, perché non vuoi certo sentirti delusa quando aprirai la lettera, no?!? Inoltre, quando scrivi qualcosa come già accaduto, questo aumenta le tue vibrazioni e rende molto più facile manifestarlo! Doppia vittoria!!! [...]
28 Ottobre 2018Vision Board e MindsetAvete mai sentito parlare della Pratica dei 101 Desideri di Igor Sibaldi (che in effetti si rifà a una tecnica di origini tibetane molto più antica, come spiega lui stesso)? A me è successo di leggerne per ben 3 volte nell’arco di pochissimi giorni da persone che non avevano nulla a che fare le une con le altre e così, partendo dal presupposto che 3 non può essere una coincidenza, ho voluto saperne di più. Ho guardato questo video su YouTube -che è un po’ lungo ma vale la pena perché Sibaldi, oltre che estremamente colto, è di una simpatia unica- e la mia mente ha iniziato a viaggiare… La teoria è che il “desiderio” ci si presenti due o tre volte al giorno, anche se non si può sapere quando, e che se siamo pronte a rispondere alla sua comparsa realizzi ciò che chiediamo. Quindi tutto sta ad avere i nostri desideri ben chiari in mente per poterli esprimere con prontezza. Nella sua semplicità -e nella simpatica descrizione che fa Sibaldi- tutto questo mi ha subito risuonato. Da sempre infatti ho la sensazione che ci siano dei momenti nella vita in cui, io pensavo per una qualche strana congiunzione astrale, qualunque desiderio esprimiamo anche solo nella nostra testa… per magia si avveri! O per lo meno, questa è la mia esperienza. Anche se non rivelerò mai neanche sotto tortura quali sono i due/tre desideri che si sono realizzati magicamente in questo modo, soprattutto il primo 😉 Così, dopo aver visto il video ho scelto due quaderni: quello rosa per la “brutta”, che così ha l’elastico e posso portarlo sempre con me (si sa, quando il desiderio viene in mente bisogna prendere nota subito, altrimenti poi rischia di scappare), e quello tutto “paillettoso” poi per la bella copia. E ho cominciato subito a mettere nero su bianco ciò che voglio nella mia vita. Volete saperne di più ma non avete tempo di seguire tutto il video? Vi aiuto io! Come si svolge la pratica Come ho accennato, avete bisogno di due quaderni. Sul quaderno “di brutta” andrete a scrivere 150 desideri. Potrete cancellarli, riscriverli, riformularli meglio, tutto fino ad arrivare al numero stabilito di desideri di cui essere convinte e soddisfatte. Vi preannuncio che dicono tutti, Sibaldi in primis, che non è per niente facile arrivare al traguardo di 150… io posso solo dire che in due sere da quando ho iniziato ne ho scritti senza difficoltà a 44! Però non riesco a decidere quale auto nuova voglio 😉 A quel punto, ne sceglierete 101 e li copierete sul quaderno “di bella”, avendo l’accortezza di lasciare dello spazio tra l’uno e l’altro. L’ideale è scriverne massimo due per pagina, uno in cima e uno a metà foglio. Questo perché quando uno si avvererà un desiderio lo cancellerete e lo sostituirete con uno dei 49 di riserva: è importante che per un anno il numero complessivo dei desideri sul vostro quaderno sia sempre di 101. Una volta che la vostra lista è completa, non vi resterà che leggere tutti i vostri desideri una volta al giorno per 365 giorni consecutivi… e aspettarvi incredibili magie!!! 10 “semplici” regole per la formulazione dei 101 desideri Ebbene sì, la pratica è semplice, ma ci sono alcune regole da seguire: Ogni desiderio deve iniziare con “Io voglio…” Evitare il termine “non” e verbi al negativo, perché la negazione non viene riconosciuta e si rischia l’effetto opposto. Quindi “Io voglio un fidanzato che non dice bugie” non va bene, “Io voglio un fidanzato incapace di dire bugie” neanche, “Io voglio un fidanzato sincero” è perfetto. Ogni desiderio dev’essere composto da massimo 14 parole, incluso “Io voglio…”. L’eventuale virgola conta come una parola. Attenzione alle questioni di cuore: chiedere una storia d’amore con un personaggio noto che non conosciamo è pericolosissimo, che magari poi nella vita reale è insopportabile e puzza. A vostro rischio e pericolo anche indicare una persona specifica che conoscete o chiedere di stare per sempre con vostro marito, il vostro fidanzato, ecc. che non si sa mai cosa riserva il futuro… Evitare di fare paragoni con il prossimo, per non rischiare di ricevere anche altro di quella persona che magari non ci farebbe piacere. “Io voglio avere una casa uguale a mio cugino” è una pessima idea, perché rischio di ricevere anche una pessima ipoteca di cui non so nulla. I nostri desideri devono essere unici!!! Niente desideri seriali, tipo “Io voglio una vita sul lago di Como”, “Io voglio un casolare in Toscana”, “Io voglio un loft a New York”: sei una persona sola, scegli una residenza! Casomai chiedi direttamente “Io voglio 12 appartamenti di lusso nel mondo, da usare uno al mese” 😉 Non si possono chiedere soldi, che risultano un concetto astratto, ma solo le cose che vorremmo fare (o acquistare) con quei soldi. Non si può chiedere per gli altri, perché non sappiamo che effetto potremmo scatenare. Però possiamo chiedere di poter fare qualcosa per gli altri. “Io voglio che il mio cane non abbia più mal di schiena”, quindi, non va bene, ma “Io voglio poter alleviare il mal di schiena del mio cane” sì! Evitare sempre i diminutivi: a chiedere “Io voglio una macchinina nuova” come minimo riceveremo una macchinina giocattolo, se proprio va bene sarà a pedali… Nel nostro elenco è bene inserire anche dei desideri assurdi o estemporanei, che sono quelli che tante volte finiscono per avverarsi per primi 😉 Che ne dite, vi piace? Se decidete di cimentarvi, però, poi dovete raccontarmi con’è andata!!!! Ah, dimenticavo una cosa importante! Questo non è un post sponsorizzato: Igor Sibaldi non sa neppure che esisto! 😉   Gli ultimi post in questa categoria: [...]
10 Febbraio 2018Vision Board e MindsetChe cos’è una Vision Board? Letteralmente è una “tavola della visione”, in pratica si tratta di un quadro in cui racchiudere immagini che per noi rappresentano il sogno che vogliamo realizzare, l’obiettivo che ci prefiggiamo di raggiungere, affinché diventi un riferimento visivo per mantenere sempre costante la concentrazione su ciò a cui vogliamo arrivare. Può essere utilizzata come punto focale per un obiettivo a breve, medio o lungo termine o li può addirittura comprendere tutti e tre, suddivisa idealmente in tre sezioni. O magari se ne può creare una nuova ogni anno, quasi come un rituale da svolgere nei primi giorni dopo capodanno. O ancora la si può rinnovare periodicamente, man mano che si raggiunge un primo, secondo, terzo, quarto step che ci porterà al nostro traguardo, o addirittura può essere un work-in-progress costante. La si può creare in modo digitale, ad esempio assemblando un collage di immagini per lo sfondo del pc che ci evochi immediatamente il nostro progetto o il nostro obiettivo, oppure (e per conto mio è preferibile) fare proprio un quadro, da appendere poi in un posto in cui lo vedremo spesso come ad esempio in camera da letto, dove lo avremo sotto gli occhi sia al mattino al risveglio sia prima di addormentarci. Se decidi di optare per una tavola da modificare man mano, la base ideale potrebbe essere una bacheca di sughero su cui attaccare man mano disegni, frasi scritte, immagini stampate o ritagliate dalle riviste che più siano in linea con ciò su cui vuoi mantenere viva la tua attenzione. Se, invece, vuoi qualcosa di più permanente, perché magari già sai che il tuo obiettivo richiederà una certa quantità di tempo (e sei consapevole che probabilmente ci saranno momenti in cui ti sembrerà irraggiungibile, in cui rischierai di essere sovrastata dallo sconforto e sarà indispensabile avere qualcosa di visivo e chiaro per non perdere di vista il tuo sogno), allora puoi sfruttare tutta la tua creatività per realizzare qualcosa di unico, senza porti limiti circa i materiali e le modalità. Io propendo senz’altro per una versione permanente, da mantenere immutata fino alla manifestazione piena del nostro sogno (o eventualmente -ma è meno frequente, se prima di iniziare ci siamo guardate bene dentro- quando il nostro desiderio muta). Vision Board: che dici, proviamo a crearla? Ti consiglio di decidere innanzitutto il supporto che vuoi utilizzare: una bacheca in sughero o in metallo può andare benissimo appunto se vuoi qualcosa di modificabile; altrimenti la soluzione migliore è un semplice cartoncino -bianco o colorato- di grandi dimensioni, o magari una tela da dipingere. Per qualcosa di permanente. mirato a un obiettivo a lungo termine che avrà bisogno di racchiudere molti elementi, la dimensione ideale è il 50×70 cm, mentre per un progetto più semplice e a breve termine sarà sufficiente un 35×50 cm. Poi dovrai procurarti le immagini più adatte a rappresentare sia il tuo sogno, scaricandole da internet (sono per tuo uso personale e nessuno le vedrà, quindi in questo caso non ci sono problemi di copyright!) o ritagliandole dalle riviste, o magari disegnando o scrivendo tu stessa qualcosa che ti ispiri. Dopodiché, via a colla, colori e creatività!!! Ci sono vari modi per procedere ad assemblare una Vision Board: puoi dare alla tua composizione uno svolgimento lineare, ponendo all’estrema destra l’immagine del sogno, del tuo obiettivo finale, e partendo da sinistra inserire tutto ciò che rappresenta i passaggi per arrivarci, magari con l’aggiunta di frecce che indichino l’andamento del tuo intento; oppure -e devo dire che preferisco questa seconda modalità- puoi mettere ciò che rappresenta il tuo traguardo al centro, nel punto focale principale del quadro, e i mezzi e tutto ciò che concorre al raggiungimento tutto intorno. Puoi disegnare frecce, simboli, scrivere parole, evidenziare qualcosa, aggiungere colori, ma l’ideale è non lasciare spazi bianchi nel foglio. Quello che ti consiglio è di provare bene la disposizione delle immagini, prima di procedere a incollarle: vedrai che l’istinto ti guiderà a fare un sacco di modifiche prima di raggiungere il risultato perfetto!!! E una volta raggiunto non rimuovere tutto nella speranza di ricordarti come erano sistemate le immagini: lasciale dove sono e incollale pian piano sollevando un pezzetto alla volta! Ricorda che è la tua Vision Board e deve funzionare per te! Lo scopo non è che sia un capolavoro di arte contemporanea (anche se ovviamente anche l’occhio vuole la sua parte e se è armoniosa è meglio… ok, qui emerge la mia parte Bilancia…), non hai neanche bisogno di condividerla o farla vedere a nessuno: deve servire a te, per sostenerti e darti la carica, facendoti restare focalizzata sul sogno -piccolo o grande- che vuoi realizzate! Allora, ti piace l’idea? Vuoi provare?   Su questo argomento potrebbe interessarti anche Crea la tua Vision Board: il mio percorso on-line della durata di 5 giorni per guidarti passo passo a distanza nella creazione della tua Vision Board.   Gli ultimi post in questa categoria: [...]
19 Ottobre 2017Vision Board e MindsetL’autrice americana di origini irlandesi Sarah Ban Breathnach ha scritto: “Semplicemente non sarai più la stessa persona, a due mesi da oggi, dopo aver consapevolmente ringraziato ogni giorno per l’abbondanza nella tua vita. E avrai messo in moto un’antica legge spirituale: più sei grata o grato per tutto ciò che hai, più riceverai“. E io ho deciso di prenderla in parola e provare questo esercizio di gratitudine. Cosa mi costa, in fondo? E considerando che da bambina il mio libro preferito era Pollyanna non dovrebbe essermi poi così difficile, no? 😉 Così, a partire dal 4 ottobre (data del tutto casuale), ho iniziato: tutte le sere, prima di andare a dormire, ripenso brevemente alla mia giornata e penso a cos’è che mi rende grata quel giorno. E sapete che c’è? E’ bello, mi rasserena davvero trovare ogni singolo giorno almeno una ragione, anche in quelli più complicati -e almeno uno in questi 15 giorni c’è stato, uno in cui sono arrivata alla sera sbottando “basta! basta! basta! io non ce la faccio più!”. Eppure, nonostante quello, una volta a letto ho trovato qualcosa di cui essere grata. Quindi ve lo consiglio davvero, questo esercizio: non “ruba” troppo tempo e dà serenità. Sul fronte “miracoli” (più ringraziamo per ciò che abbiamo, più attiriamo abbondanza e ciò che desideriamo arriva a noi senza alcuno sforzo) ancora ci stiamo attrezzando, ma sono già molto soddisfatta così! Se volete provare, potete iniziare in qualsiasi momento, senza bisogno di attendere l’inizio del mese, o il lunedì o un giorno particolare… e se invece volete leggere giorno per giorno di cosa sono grata io, potete trovare le mie condivisioni sul mio profilo Instagram o sulla mia pagina Facebook. Arrivano in tarda -molto tarda- serata, ma arrivano sempre!   Gli ultimi post in questa categoria:   [...]

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