Decluttering

DeclutteringIl termine Decluttering deriva dal verbo inglese “to declutter” che il Cambridge English Dictionary spiega come: “rimuovere cose di cui non hai bisogno da un luogo, per renderlo più piacevole e fruibile”.

La disciplina indicata da questo nome è relativamente recente. Secondo alcuni sociologi è figlia del consumismo, che a sua volta affonda le sue radici nel boom economico. A mio parere, però, non può avere una spiegazione così semplicistica, perché spesso i peggiori accumulatori sono piuttosto coloro che hanno vissuto la mancanza o la scarsità, piuttosto che la ricchezza e il benessere (in casa mia, ad esempio, il grande accaparratore era il mio nonno materno, che tra le varie cose -oltre a una cronica incapacità di liberarsi di ciò che ormai aveva esaurito la sua funzione- probabilmente segnato dalla difficoltà di reperimento durante la guerra, predicava: “ogni volta che vai al supermercato compra un pacco di zucchero, che non si sa mai”. Inutile dire che dopo la sua morte abbiamo trovato latte stracolme di zucchero stipate nello sgabuzzino e in cantina…

In ogni caso, l’idea alla base del Decluttering è che se ci circondiamo di ingombri che creano disordine, stipando ogni millimetro della nostra casa, poi non viviamo bene e come minimo ci sentiamo soffocare. Al tempo stesso questi accumuli, anche se non ce ne rendiamo subito conto, ci immobilizzano e ci precludono la possibilità di crescere ed evolvere… o quantomeno la limitano e rallentano molto. Per questo il Decluttering si concentra sugli accumuli fisici, sugli ingombri disordinati con cui riempiamo i nostri spazi -abitativi o lavorativi-, che sono da eliminare non tanto per amore dell’ordine in sé o del minimal a tutti i costi (anzi, più avanti vedremo proprio la differenza tra Decluttering e Minimalismo), ma perché ci creano una serie di problematiche sul breve e sul lungo termine e finiscono per trasformare la nostra casa o il nostro ufficio in un ostacolo anziché in un alleato.

Ci ritroviamo, infatti, a non riuscire a reperire le cose con immediatezza e facilità quando ci servono (che siano piccoli attrezzi, prodotti di vario genere o documenti…), perdiamo consapevolezza di ciò che possediamo (ricompriamo libri già acquistati non ricordando di averli, non sappiamo cosa indossare pur avendo gli armadi stipati di vestiti…), smarriamo oggetti come se da qualche parte ci fosse un buco nero che li inghiotte e non ce li restituisce più, e inoltre il disordine accumulato in alcune zone specifiche ci rende sgradevoli le incombenze quotidiane come cucinare o pulire e il caos negli spazi lavorativi -in casa o fuori- ci impedisce di lavorare con serenità. Anche senza arrivare a condizioni patologiche come l’accumulo compulsivo (che richiede l’intervento di uno psicologo) o a situazioni in cui gli ingombri ci limitano pesantemente la vita, impedendoci del tutto o in gran parte l’uso di alcuni spazi e rendendoci difficoltose alcune semplici operazioni come raggiungere ciò che ci serve o scoraggiandoci dall’invitare qualcuno a casa, la presenza di clutter tutto intorno a noi ci fa sprecare tempo –che già nel nostro mirabile mondo moderno è sempre scarso- ed energie.

Al contrario, abbiamo bisogno di spazi ariosi, ossia scevri da quello che è stato definito “rumore visivo”, che siano ben organizzati e fruibili in modo da rendere la nostra vita più semplice e che la nostra casa sia un vero nido accogliente in cui rilassarci e ricaricarci dopo giornate che sono già abbastanza faticose e complicate senza bisogno che anche la nostra dimora diventi un’ulteriore fonte di stress.

Insomma, chi potrebbe studiare o lavorare con profitto su una scrivania piena di fogli e oggetti buttati alla rinfusa? Chi potrebbe cucinare con amore senza neanche una superficie di appoggio sgombra a disposizione? Chi potrebbe dormire serenamente con abiti appesi in ogni dove, scarpe ammucchiate, panni sporchi gettati per terra in attesa di essere spostati nel cesto della biancheria sporca? O chi potrebbe, ad esempio, superare con serenità una separazione in una casa zeppa di oggetti che in ogni momento riportano alla mente la vita di coppia?

Anche chi, davanti alle mie argomentazioni, sarebbero pronta a giurare che nessuna delle cose elencate le crea alcun problema, in realtà patirebbe le conseguenze di una casa caotica e disordinata pur senza rendersene conto. Perché gli accumuli soffocanti fuori di noi non possono che ripercuotersi dentro di noi, anche quando non ce ne rendiamo conto.

Space Clearing

Space ClearingI termini Decluttering e Space Clearing sono spesso utilizzati in modo intercambiabile, ma sono davvero la stessa cosa? In realtà no, anche se si basano entrambi sull’idea che circondarci di ingombri non ci fa per niente bene. Ma mentre il Decluttering si preoccupa degli accumuli fisici, lo Space Clearing si concentra sui blocchi energetici che questi accumuli disordinati provocano.

Il nome, secondo alcuni, è stato coniato alla fine degli anni ’70 dalla britannica Karen Kingston, ma in realtà fa riferimento a pratiche di pulizia energetica dei luoghi (unite allo sgombero fisico) ben più antiche che si basano soprattutto sui principi del Feng Shui. Tanto è vero che la stessa Kingston lo avrebbe “coniato” a seguito di un viaggio in quel di Bali, dove ancora oggi si trovano non pochi Maestri della disciplina cinese.

Alla base dello Space Clearing troviamo il concetto che il disordine e l’accumulo in un ambiente domestico ne bloccano il Chi, la forza vitale, influenzando negativamente l’umore, la vitalità, la creatività e, nei casi più gravi, addirittura la salute degli occupanti e limitandone la crescita, l’evoluzione e anche la riuscita dei progetti che si vorrebbero intraprendere. Questa disciplina si propone dunque di insegnare a mantenere la propria casa vitale e sgombra da quel disordine esterno che diventa anche interiore e ci carica di inutili zavorre emotive, attraverso tecniche e semplici suggerimenti attuabili da chiunque.

Seguendo la medesima suddivisione degli ambienti della casa o delle singole stanze operata attraverso il Ba Gua nel Feng Shui, a zone diverse ingombre da disordine corrisponderanno ripercussioni diverse nella vita degli inquilini: un accumulo in camera da letto, ad esempio, è facile che porti a difficoltà nelle relazioni di coppia o nell’intraprendere una nuova relazione sentimentale; in cucina o nel salone causerà dissidi all’interno della famiglia e liti frequenti; nello studio -o nella zona adibita a tale scopo- difficoltà di concentrazione e ristagno delle energie che dovrebbero portare a compimento i progetti intrapresi… e così via.

Lo Space Clearing non si prefigge di fare tabula rasa di quanto si trova all’interno della casa, ma di aiutare a renderla più funzionale, ariosa, serena e vitale e quindi di ripulirne le energie con apposite cerimonie che includono l’utilizzo del suono e degli incensi, migliorando così la qualità della vita degli abitanti.

Decluttering o Minimalismo?

MinimalismoAnche in questo caso accade spesso che i due concetti siano utilizzati in modo intercambiabile, ma di nuovo non si tratta della stessa cosa, ad eccezione del fatto che entrambi prevedono alla base l’eliminazione degli accumuli.

Ma tolto questo, si può mettere in atto una buona strategia di Decluttering senza per questo diventare Minimalisti (mentre al contrario è quasi impossibile abbracciare il Miminalismo senza aver prima aver attraversato una fase di sgombero dagli accumuli).

Per semplificare la spiegazione della differenza tra i due concetti, potremmo quindi dire che il Decluttering è un’azione che si intraprende, mentre il Minimalismo è un vero e proprio stile di vita in cui si persegue una vita più semplice, più lenta e più tranquilla nella convinzione che questa possa offrire dei valori più duraturi rispetto a quelli di una vita più frenetica e legata alle cose che si posseggono.

Cosa ti offro

Forte della mia ampia esperienza in questa disciplina, ti offro consulenze individuali (di persona se ti trovi a Torino o dintorni oppure comodamente on-line, tramite Zoom o altri sistemi di video-chat) per aiutarti con la tua casa situazione specifica. Se pensi che questo tipo di soluzione faccia per te, puoi contattarmi in ogni momento per concordare una prima sessione discovery gratuita di una mezz’ora per scoprire se la mia consulenza ti può essere utile! In più tengo -principalmente a Torino e dintorni, ma con possibilità all’occorrenza di spostarmi anche in altre località- seminari per insegnare questa splendida tecnica e per insegnare a liberarsi degli accumuli ed evitare di ricrearli grazie ad alcuni semplici trucchi.